Le reti televisive nazionali, in perfetto accordo fra di loro, distraggono il grosso pubblico per impedirgli di pensare troppo sulla realtà che in certi casi è drammatica come ha raccontato Elisa Benetta, un medico condotto.

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Le provocazioni ideate dai servizi segreti USA ormai sono penose, possono solo contare sulla complicità di tutti, proprio tutti i mezzi di informazione, quelli che si rivolgono – ovviamente – a milioni di persone e non a piccole entità

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L’antica rivalità fra gli editori dei giornali e quelli televisivi è come scomparsa, essi hanno unito le forze di fronte al pericolo di perdere le “provvidenze” statali, con l’obiettivo comune riuscire abbattere l’attuale governo.

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Dopo che la Corte costituzionale nella sua sentenza politica ha negato il Referendum per l’articolo 18, varrebbe la pena di rinunciare a questo strumento per gli altri due addossando alla Consulta ogni responsabilità.

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E’ augurabile che di fronte alle manifestazioni in Francia, il presidente Macron non ricorra a estremi rimedi, come la richiesta di intervento dell’Eurogenfor, una sorta di Gladio sovranazionale di cui pochi sono a conoscenza.

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Per Il 28 febbraio era previsto in Campidoglio l’incontro “Gaza, rompiamo l’assedio” che il consigliere Fassina è riuscito a impedire. Gli aggressori mediatici del sindaco Raggi sempre pronti, questa volta sono stati zitti zitti..

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«Fu uno shock per molte persone del mondo occidentale apprendere che una sfera metallica del diametro di 60 centimetri chinata Sputnik stava orbitando sulle loro. Fino ad allora un’informazione adulterata aveva fatto credere ai popoli occidentali che l’Unione Sovietica era popolata di schiavi, contadini ignoranti bisognosi di tutto.»

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Vai vai, vedrai che America troverai.., sembrava dire ironicamente Barak Obama mentre apparentemente appoggiava politicamente la guerrafondaia reazionaria Hillary Clinton sapendo che un’altra grossa crisi negli Usa è ormai alle porte.

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Una intervista al ricercatore microbiologo professore Stefano Montanari oppone dati scientifici all’ondata emotiva di molti cittadini dovuta all’informazione televisiva orientata da lobby ben foraggiate dall’industria del farmaco.

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