Ciao Giulietto – Giulietto Chiesa – Invece Della Catastrofe

Associazione Culturale LiberaMente Villanova 22/03/2013

“Crisi” è la parola che, più di ogni altra, ha invaso il nostro lessico quotidiano. Ad essa si associa automaticamente la parola “economica” e la mente corre immediatamente al calo dei consumi. Solo dopo, e il dibattito mediatico lo dimostra, si parla di chiusura di tante aziende, della perdita di posti di lavoro e di reddito e, di conseguenza, in una spirale recessiva, di ulteriore calo di consumi, di perdita di lavoro e così via. Della crisi ambientale, pesante, pesantissima, peraltro diretta conseguenza dello stile consumistico di una minoranza della popolazione mondiale, si fa ormai solo qualche accenno. Dell’elevatissima necessità di materie prime ed energia, che lo stile consumistico impone, il dibattito sembra essersi scordato, figurarsi dei risvolti tragici conseguenti: – le guerre di occupazione e neo colonizzazione armata vengono spacciate come “esportazione di democrazia”, – il debito pubblico, esasperato artificialmente dalla finanza mondiale, viene usato dalla stessa come pistola puntata alla testa delle Nazioni per ricattarle col fine principale di appropriarsi (come sta succedendo da tempo) dei Beni Comuni, – l’aumento della produzione di rifiuti, vero segno dell’opulenza e del fallimento della nostra società consumistica. In questo panorama desolante un ruolo fondamentale è rivestito dai media che, abbandonato il ruolo di critica e stimolo alla comprensione della realtà, tengono il sacco ai predatori dell’economia e delle coscienze. Ormai organi di disinformazione, si sono trasformati in megafono dello stile di vita consumistico esaltandolo e proponendolo come unico modello di benessere, come se tutti potessimo essere sempre più ricchi e la crescita (parolina magica che sottintende la cura a tutti i mali) possa essere infinita. In tutto questo, l’aumento vertiginoso, negli ultimi 30 anni, dell’offerta di programmi dal contenuto culturale azzerato con le dosi massicce di calcio, reality show, talk show, gossip, che marcano il segno del nostro instupidimento collettivo. Come decerebrati in una Matrix transnazionale. Il libro è al contempo un’analisi ed una riflessione sui temi precedentemente esposti, un ragionamento logico e documentato che delinea il percorso della vera crisi: un intrecciarsi di crisi diverse che stanno esplodendo contemporaneamente (umana, ambientale, di coesistenza tra civiltà) e che, si teme, daranno i loro effetti tra pochi anni, di fatto scaricando sulle nuove generazioni il fallimento dei loro genitori. Ma l’autore del libro da anche una speranza, una via d’uscita difficilissima ma praticabile, a patto che lo si faccia tutti ed in fretta.

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